A stroke of genius – un colpo di genio

[scorrete in basso per la versione in italiano]

Today I want to share with you the experience I had at L’Eclair de Génie by Christophe Adam.

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I have been wanting to visit this pastry shop for the whole year I spent in Paris, because I really love the concept and I have been thinking about doing something similar in the future for quite a while.

I finally had the time to go when I left my job at La pâtisserie des rêves and I had a few free days before leaving.

Sorry for the poor quality of the pictures, but I was the only customer in the shop, I wasn’t really sure I could take pictures and, even though the sales assistant said it was ok, she kept looking at me with a “are you going to buy anything at some point?” look……so yes, I didn’t manage to take nice pictures at all.

Christophe Adam opened this shop after working for Fauchon, and, as a matter of fact, in terms of style they still have a lot in common.

I am a big fan of Fauchon (aesthetically speaking), so I really love Adam’s style too.

Here is a close up of the flavours available that day (more horrible pics! ):

I thought they were a bit small, so despite the 30 °C outside I decided to buy 3. And of course I couldn’t resist more that 2 minutes, so I ate them right away.

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I chose mascarpone and salted butter caramel, raspberry and dark chocolate, vanilla and caramelized pecan nuts.

So, I loved the way they looked, especially the raspberry one: the pastry was red and the icing was pearly and glazed on the top…it looked like a jewel!

On the other hand, the chocolate cream wasn’t chocolatey enough…not even by far.

The other two were probably less pretty but really nice, I especially loved the fact that the vanilla cream wasn’t that sweet..It made it so, so easy to eat…that if I could go back in time I would probably eat 2 o 3 more!

I found the pastry good and soft, but honestly I thought it would have been spectacular, especially considering that all they do is eclairs…..well, it was good, but it didn’t have a WOW factor.

I was hoping to find the art collection, but unfortunately they had already stopped it. Anyway this is what it looked like:

How cool is that?

If you find yourself in Paris, go and have an eclair, because all in all, L’Eclair de Génie is a real troke of genius!

Oggi voglio raccontarvi la mia esperienza a L’Eclair de Génie di Christophe Adam.

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Ho avuto in mente di andarci per tutto l’anno che ho passato a Parigi, perchè mi piace davvero il concetto e poi ho un’idea simile che vorrei realizzare in futuro.

Sono riuscita ad andarci solo una volta finito il lavoro a La pâtisserie des rêves e ho avuto qualche giorno libero prima di ripartire.

Le foto sono davvero terribili, quindi non le ripeterò! 🙂

 

Christophe Adam ha aperto questo negozio dopo aver lavorato per Fauchon, e infatti, in termini di estetica, hanno molto in comune.

Io sono una grande fan del design di Fauchon, per cui adoro anche lo stile di Adam.

 

 

 

 

 

 

Erano abbastanza piccoli, così, nonostante i 30 °C, ho deciso di comprarne 3. E ovviamente non sono riuscita a resistere più di 2 minuti..quindi li ho mangiati immediatamente!

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H scelto mascarpone e caramello al burro salato, lampone e cioccolato fondente, e vaniglia e noci pecan caramellizzate.

D’aspetto li ho trovati meravigliosi, soprattutto quello al lampone: la pasta era rossa e la glassa perlata e lucida….sembrava un gioiello!

D’altro canto la crema al cioccolato non era abbastanza cioccolatosa….davvero per niente.

Gli altri due erano invece più semplici in termini estetici ma davvero buoni, ho soprattutto apprezzato il fatto che la crema alla vaniglia non fosse troppo dolce, li rendeva incredibilmente facili da mangiare..tanto che se tornassi indietro nel tempo ne mangerei altri 2 o 3!

La pasta era buona e morbida, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di davvero spettacolare, considerato che qui si producono solo eclair…era buona ma non meravigliosa.

Speravo di trovare anche la collezione arte ma purtroppo l’avevano già interrotta. Comunque ecco di cosa si trattava:

Fantastico, no?

Se vi trovate a Parigi, andate a mangiare un eclair, perchè, tutto considerato, L’Eclair de Génie è davvero un colpo di genio!

Sfumature

La mia prima torta Parigina è stata consegnata sabato…sono felice!

La mia amica Silvia ed io abbiamo avuto questo progetto in mente per un bel po’ di tempo: abbiamo discusso la possibilità di mettere insieme il gusto europeo con lo stile americano/inglese, e questa è stata la prima occasione di mettere in pratica quello che avevamo immaginato..e ha funzionato!

Ecco il risultato:

Abbiamo realizzato questa torta per un ragazzo con degli standard molto molto elevati in fatto di cibo(ah già, siamo a Parigi!). Ci ha chiesto qualcosa con dei colori naturali e un approccio “francese” per quanto riguardava i sapori. Quindi alla fine abbiamo scelto una mud cake al cioccolato ricca in acqua per una consistenza più leggera ( e in burro…sapete, per la storia del gusto francese), farcita con un croccante al cioccolato e nocciola, uno strato sottile di ganache al cioccolato fondente e della chantilly alla vaniglia.

Per la decorazione abbiamo utilizzato tre diverse variazioni di chantilly al cioccolato e poi finito con uno strato di vaniglia….si, fantastico!!

Sono molto soddisfatta del risultato e soprattutto contenta del fatto che insieme noi due impareremo tantissimo l’una dall’altra!

Scommetto che i nostri amici e gli amici degli amici metteranno su un bel po’ di chili nei prossimi mesi..e sarà certamente colpa nostra!

Goodbye country

Quante cose stanno succedendo nella mia vita ultimamente (si, questo sta per diventare un post molto personale!) Professionalmente (ma non solo) parlando, una nuova e importante tappa sta per cominciare…Mi trasferirò a Parigi per lavorare in una delle maison di pasticceria più  famose e importanti e non posso spiegarvi che sensazione sia: batticuore-ansia-felicità-paura-emozione tutte insieme.

Negli ultimi anni mi sono dedicata sopratutto a viaggiare. Viaggiare è possibilmente la cosa che mi fa stare davvero, DAVVERO bene.

Quando sono venuta in Svezia, circa 6 mesi fa, pensavo di rimanere per circa 6 settimane. Non mi piace il freddo non mi piace l’inverno, ho bisogno di estate e di sole . Un amico mi ha proposto di fare un po’ di esperienza in cioccolateria e, dato che ero appena tornata dall’Australia e non avevo ancora piani per il futuro, ho accettato. Sorprendentemente, mi sono trovata benissimo sin dall’inizio. C’e’ qualcosa di davvero positivo qui, inoltre le persone sono cordiali e gentili e il tempo non è nemmeno troppo orribile (giusto un po’).

Cosi ho deciso di rimane, “piantare le tende” e godermi u po’ di vita di qualità.

Questa opportunità a Parigi arriva completamente inaspettata e spero porti molti frutti.

Qualche giorno fa abbiamo organizzato una festa di arrivederci…Avrei voluto farvi vedere le cose buone che ho preparato da mangiare ma sono finita ad infornare un milione di pizze e quando finalmente ero pronta a fotografare era già finito tutto!

E’ stato comunque un bel pomeriggio passato in compagnia, fra l’altro a giocare a questo strano gioco svedese dove bisogna tirare dei bastoni di legno e miracolosamente nessuno si fa male.

Per dolce ho preparato il lemon posset, un dolce tipico inglese ed è venuto davvero buono! L’ho servito con i frutti di bosco del giardino (si, questa è la Svezia) ed era anche così carino!

Sfortunatamente non ho potuto fotografare nemmeno quello, perche è letteralmente sparito in un secondo!

Poi ho preparato una torta al cioccolato bianco con lime e marmellata di more fatta in casa…ed era davvero buonissima!!

Ok gente, questo è tutto….prossima fermata in Italia per un paio di settimane e poi…ci vediamo a Parigi!

A presto Svezia, mi mancherai!

Festa mobile

Ho passato alcuni giorni a Parigi per un periodo di prova in una pasticceria (si, ci saranno GRANDI novità molto presto!) ..quando si è a Parigi si DEVE trovare il tempo di mangiare dessert. E torte. E cioccolatini. E croissant.

Sfortunatamente questa volta sono stata molto impegnata con il lavoro. Oltretutto mi sono dovuta svegliare all’1.30 del mattino (e credetemi, questo non ha aiutato), ma ho comunque trovato il tempo di assaggiare due cosine qua e là.

Sono anche andata a dare un’occhiata ad un negozio di torte “all’inglese”.. (perdonate la qualità della foto!)

Si, è ok (le torte decorate a dire la verità erano davvero belle) ma, capite, dovevo correre a rimpinzarmi di cioccolatini da Patrick Roger.

Se non conoscete Patrick Roger, questo è  quello che dovete sapere:

E’ meraviglioso. E se ancora non ne siete convinti, allora date un’occhiata qui:

Sono sicura che a questo punto sarete innamorati persi. Se vi piacciono le cose ad effetto, Patrick Roger non è solo dotato di un talento incredibile, ma è anche completamente pazzo! Vi sorprenderà con delle sculture di cioccolato in vetrina che cambia di tanto in tanto. Questa volta ho trovato gli ippopotami, la volta scorsa c’era un gorilla. Ma un gorilla talmente bello che mi era venuta voglia di portarmelo a casa ed abbracciarlo!!

L’ultima cosa che dovete sapere a proposito di Patrick Roger  è che il personale è talmente gentile che vi verrà voglia di portare anche loro a casa per abbracciarli.

La prossima tappa è stato un pieno di calorie a La Pâtisserie des Rêves:

Non penso di dover aggiungere molto a questa foto!! Abbiamo assaggiato cioccolata calda con pralina alla nocciola, Paris- Brest (meraviglioso), Saint-Honoré (buono da matti), e una selezione di marshmallows (profumo di bebe’ fra gli altri)

Di passaggio, abbiamo dato un’occhiata alla  Patisserie Viennoise

ma a dire la verità ci siamo passati solamente perchè la nostra destinazione finale era proprio lì di fronte:

Sono davvero felice che i nostri amici ci abbiano raccomandato questo posto! Abbiamo mangiato galettes (crêpes di grano saraceno) e sidro….che cena deliziosa!!!

La prossima volta vi racconterò di altre pasticcerie parigine che adoro..restate sintonizzati e mangiate altra torta!

“Se sei abbastanza fortunato da aver vissuto a Parigi da giovane, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, sarà con te. Perche’ Parigi è una festa mobile.”

   Ernest Hemingway – Festa mobile